Un vero assessorato per candidare Sabaudia come Capitale Italiana Europea della Cultura.

Parco Archeologico, Sabaudia Capitale Italiana Europea della Cultura e sito Unesco:

Sabaudia ha le potenzialità per una svolta come città internazionale, per le sue particolarità. Centrale in questo percorso è la Cultura, intesa non solo come conoscenza, ma come attrattore. Dai dati sul bilancio 2020, reperibile presso openbilanci.it, la spesa pro-capite in questo settore è tra le più basse in Italia, con euro 19,08. E’ necessario migliorare la qualità delle azioni, incrementando le risorse in questo settore consapevoli che, attraverso ciò, passa il futuro della città.

Sabaudia è una città internazionale.

Oggi deve avere la forza e la capacità di guardare oltre il proprio passato e la sua storia. Il 15 aprile del 2024 Sabaudia festeggerà i suoi 90 anni. La Città in questi anni è stata abbandonata sia dal punto di vista della sua dimensione architettonico-urbanistica che da quello della cultura. Poche e sporadiche le iniziative, senza un filo conduttore, fatte salve quelle lodevoli con la collaborazione delle persone di Sabaudia e coloro che “amano” questa città e che, volontariamente, hanno messo le loro competenze e capacità al servizio del bene comune.

Basta fare una passeggiata per il centro cittadino per accorgersi di questo degrado. Il Cinema Augustus chiuso da anni. L’”Hotel Sabaudia al Lago”, appena ristrutturato, chiuso e messo in vendita. Le uniche strutture culturali aperte restano la Biblioteca nel Palazzo delle Poste di Angiolo Mazzoni e quelle della Parrocchia. Questi, assieme ad altri spazi sia in città che nei borghi, vanno riconsegnati ai cittadini.

Sabaudia merita ben altro. La Città di Pier Paolo Pasolini, di Alberto Moravia, di Dacia Maraini, dell’Oscar Vittorio Storaro, delle decine di film che hanno come sfondo le dune, il mare, il centro urbano. Tutto questo sembra essere rimasto solo il ricordo di un passato di lustri.

La Cultura diventa centrale nel rilancio della Città e del suo territorio. Il 2024 deve vedere Sabaudia, candidarsi a Capitale Italiana Europea della Cultura. La Cultura deve tornare ad essere volano della crescita economico e sociale della città.

Occorre potenziare il servizio Bibliotecario, renderlo moderno, in un progetto complessivo che si irradi dal centro verso i borghi, puntando alla costruzione di un polo che utilizzi, nei borghi, strutture pubbliche come centri di aggregazione culturale. Allo stesso modo il Museo Emilio Greco  deve essere luogo dispensatore di Cultura ed Arte, inserendosi in un circuito internazionale e dialogando con quei musei in Italia e all’estero che ospitano opere del Maestro Greco; così come bisogna tornare a rendere fruibile la Torre comunale, con la mostra pittorica del Maestro Indrimi in essa ospitata, da troppo tempo interdette ai visitatori. Una sala cinematografica, luogo di aggregazione intergenerazionale, dispensatore di intrattenimento e di Cultura, va restituita al più presto alla cittadinanza. Questo significa ripensare gli spazi della Cultura, puntando a valorizzare l’insieme del patrimonio pubblico, mirando anche ad una diversa destinazione di quelli oggi occupati da alcuni uffici comunali.

Particolare attenzione va rivolta alla edilizia scolastica. Da tempo l’Istituto omnicomprensivo Giulio Cesare attende una aula magna capace di essere funzionale alla attività didattica. Allo stesso tempo va destinata all’attività musicale l’edificio confiscato presente nei pressi della scuola media. Il liceo e tecnico Rita Levi Montalcini è in un momento cruciale: con l’aumento delle iscrizioni è divenuto urgente un nuovo plesso così come per il Liceo sportivo sono indispensabili le strutture sportive necessarie come la pista d’atletica, la piscina e restituire la palestra. In questo percorso, di competenza della Provincia, il Comune deve in ogni caso essere un importante interlocutore tra le parti. Il Comune può altresì mettere in atto tutte le pratiche rivolte al contrasto dell’abbandono scolastico, piaga silente in costante aumento di cui non si parla mai abbastanza, e favorendo l’educazione permanente per tutti, una richiesta costante sul territorio tra i cittadini italiani e non.

Vanno sviluppate politiche per l’infanzia attraverso iniziative mirate. Intanto verificare le reale esigenze della comunità in relazione alla rete dei servizi esistenti, sia pubblici che privati. Partire dai bisogni primari per evitare la realizzazione di strutture che necessitano, una volta realizzate, di gestione e manutenzione incrementando i costi a carico dell’ente locale. Attuare politiche per l’infanzia significa affrontare il tema, legato strettamente alle azioni verso le famiglie, delle rette ma anche uno sguardo attento alle attività extrascolastiche potenziando la rete delle aree ad essi destinate ed intervenendo, anche con contributi economici e l’utilizzazione dei bandi regionali, favorendo la pratica sportiva degli stessi. Le iniziative comunali hanno la necessità, in questo settore, di integrare le politiche generali al fine di contenere il fenomeno della denatalità che rappresenta una delle principali emergenze del nostro paese.

Da solo questo non basta.

Diventa fondamentale con il Ministero della Cultura e l’Ente Parco la questione della realizzazione del Parco Archeologico per la valorizzazione dei beni, siano essi materiali (Villa Domiziano e Lago) che immateriali (Circeo e Ulisse).

Va chiesto al Governo di proporre la Città di Fondazione e le aree archeologiche circostanti per l’inserimento nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco.

Sabaudia è la Città del Parco che, assieme ad essa compirà nel 2024 (Regio Decreto del 25 gennaio 1934, n.285), 90 anni. Occorre ricostruire un rapporto tra la città e il suo territorio. In particolare riteniamo che, proprio in occasione di questo evento, venga realizzato al centro della città una struttura dell’Ente, tale da rendere visibile questo stretto connubio.

Va accelerato il processo per la realizzazione del Centro di Eccellenza internazionale per l’Ambiente e la cura del territorio, nei locali della ex Scuola Forestale, come previsto dal protocollo d’Intesa firmato nel novembre del 2021 dal Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, da realizzare con le risorse già disponibili del PNRR. Un protocollo d’intesa che coinvolge anche il Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, il Ministero della Difesa e il Ministero per le Politiche Agricole, Agroalimentari e Forestali, per promuovere il comparto della Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare riqualificando il Centro di Addestramento Forestale di Sabaudia a Centro di Eccellenza Internazionale in materia ambientale, forestale, di biodiversità e di gestione di aree naturali, a connotazione addestrativa. La realizzazione del Centro permetterà di rendere Sabaudia centrale nelle politiche ambientali internazionali e un polo internazionale di sviluppo della economia locale integrata con l’ambiente, tesa a favorire una partnership istituzionale con le Agenzie ONU di riferimento per le questioni ambientali.

Vanno valorizzate le iniziative delle associazioni locali e sostenute le attività tra le quali il teatro estivo alla cavea del parco, una rassegna popolare che dura da più di dieci anni capace di attrarre un pubblico folto ed eterogeneo.

Per queste ragioni ci impegniamo ad una delega assessorile alla Cultura.

Su questi temi, ed altri crediamo debbano aprirsi dei forum, dei tavoli tematici. Un confronto serrato con i cittadini, gli operatori economici, le associazioni, da cui nessuno deve sentirsi escluso, anzi dove ognuno di noi deve portare le proprie idee, perché “Sabaudia è la Città di Tutti”.

“Non abbiamo bisogno della magia per cambiare il mondo: abbiamo già dentro di noi tutto il potere di cui abbiamo bisogno, abbiamo il potere di immaginare le cose migliori di quelle che sono.”

“Non abbiamo bisogno della magia per cambiare il mondo: abbiamo già dentro di noi tutto il potere di cui abbiamo bisogno, abbiamo il potere di immaginare le cose migliori di quelle che sono.”

Non serve un programma infinito pieno di promesse vane, bastano pochi, chiari e condivisi obbiettivi da raggiungere in poco tempo.

Leggi il programma